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Quando la prof. ci ha chiesto: «Su quale argomento volete scrivere un articolo per il campionato di giornalismo?», abbiamo risposto quasi all’unisono: «Sui vaccini!». Quest’anno più che mai la scienza ha avuto un ruolo determinante, poiché a causa del Sars-Cov2 moltissimi ricercatori scientifici si sono impegnati per la creazione di un vaccino. Gli scienziati si sono ritrovati a spiegare concetti complessi con parole semplici ma accurate in modo da essere capiti anche da un pubblico non tecnico. Per la produzione e la sperimentazione di un vaccino servono, di solito, più di dieci anni ma quest’anno la scienza è riuscita a produrne nel giro di un anno. Questo grazie all’impegno di numerosi scienziati che hanno lavorato giorno e notte per produrre questo farmaco anche grazie ad una disponibilità mai registrata prima di volontari. Nel corso di questo anno scolastico abbiamo dedicato diverse lezioni alla conoscenza e comprensione del Covid – 19, e come può essere sconfitto. Lo scorso 30 aprile ci siamo collegati con Oxford e abbiamo potuto ascoltare la ricercatrice italiana Francesca Cappuccini, che ha lavorato alla realizzazione del vaccino AstraZeneca. In questo incontro la ricercatrice ci ha spiegato che per la produzione di questo vaccino sono stati chiamati molti scienziati che seppur impegnati in altre ricerche, hanno contribuito in modo attivo a trovare un farmaco in grado di sconfiggere il virus. Nel 2021 sono stati approvati ben 12 vaccini tra cui quelli più conosciuti cioè il vaccino AstraZeneca, Pfizer e Moderna. Le vaccinazioni sono in corso e ad oggi sono state vaccinate oltre 600 milioni di persone. Esistono due tipi di vaccino, quello classico e quello a Rna messaggero. Il primo vaccino insegna al nostro sistema immunitario a difendersi dal virus, mostrando ad esso le proteine chiamate spikes, il secondo invece dà al nostro corpo le informazioni necessarie per combattere il virus attraverso l’Rna messaggero. Come per tutti i farmaci anche il vaccino può dare effetti collaterali, ma la presenza notevole o meno di tali conseguenze, dipende dal sistema immunitario di ogni persona. Abbiamo capito che questo non deve spaventare, perché gli effetti più gravi sono molto rari. Una volta vaccinato, il sistema immunitario riconoscerà l’intruso e si preparerà alla lotta. I vaccini non metteranno immediatamente fine alla pandemia perché molte persone potrebbero decidere di non vaccinarsi e non si creerà l’immunità di gregge. Per noi comunque è la strada da percorrere. Classe III B