Tik Tok ci piace, vi diciamo perché

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Tik Tok è il social network che negli ultimi tempi è riuscito a coinvolgere tutti noi, molto più di Instagram o Facebook. Nato nel 2016, con origini cinesi, inizialmente si chiamava «Musical.ly« e aveva uno scopo iniziale educativo: gli utenti potevano creare brevi video per insegnare o imparare nuove cose. In un secondo momento è stata inserita la possibilità di creare video con sottofondo musicale, divertenti e creativi, di breve durata e che spaziano da un tema all’altro, per incuriosire anche i più giovani. Col passare del tempo il numero degli utenti iscritti a questa piattaforma è aumentato notevolmente, tanto da contare oggi oltre due miliardi di persone. Il nuovo social ci ha subito incuriosito e in molti ci siamo iscritti. All’interno di Tik Tok gli utenti hanno creato un proprio modo di parlare che poi è entrato anche nel nostro lessico quotidiano, introducendo nuove parole come: «slang» che sta ad indicare il linguaggio moderno dei giovani, «cringe» che significa imbarazzante, «flop» ovvero un fallimento, «crush» ossia la persona per cui hai una cotta. Perché ci piace Tik Tok? E’ un’app molto coinvolgente data la varietà dei contenuti disponibili, dalla comicità alla cucina, ai tutorial fino a lezioni di ginnastica, è possibile trovarci davvero di tutto. Inoltre è anche un passatempo divertente e, guardando i contenuti messi a disposizione, si possono imparare molte cose, ma anche fare nuove conoscenze, chattando con persone che hanno le nostre stesse passioni ed interessi. Questa applicazione però presenta anche delle criticità: si sono diffuse delle «challenge» (sfide) lanciate dai tiktoker più conosciuti e seguiti, a cui partecipano sia bambini che anziani. Talvolta però si creano prove di resistenza pericolose e violente. Ne è un esempio la Blackout challenge che ha portato alla morte Antonella Sicomoro, una bambina di 10 anni che recentemente ha perso la vita dopo aver chiesto al padre una cintura ed essersi chiusa in bagno per fare una sfida di resistenza finita male. Ma non è l’unico caso del genere registrato dalla cronaca. Abbiamo intervistato dei compagni che utilizzano tik tok, queste le loro dichiarazioni: «Ho scaricato quest’app perché è divertente». «È spassoso vedere e provare a creare video da scene esistenti o inventarne di nuove. Metto contenuti ogni giorno». «Mi piacerebbe che dessero più spazio alle persone che creano video per trasmettere messaggi di valore. Infatti la maggior parte dei video che vengono pubblicati sono di natura ironica e leggera». Classe III C