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Quest’anno abbiamo studiato tante tipologie di racconti ed uno che ci ha particolarmente affascinato è la leggenda. Forse perché è una breve storia in cui la realtà si fonde con elementi magici, religiosi o fantastici e riesce così a soddisfare le nostre curiosità e immaginazione. Sono dei racconti che assomigliano molto a noi ragazzi, osservano la realtà con attenzione al dettaglio, si interrogano sul perché di ogni cosa e cercano di spiegare con la fantasia quello che non può essere spiegato con la ragione. La leggenda è parte della tradizione di un popolo o di una piccola comunità, si identifica con il territorio d’origine o con il momento storico in cui nasce e permette di conoscere le tradizioni e le culture locali. La nostra classe, I B, ha lavorato durante le vacanze di Natale sulle leggende locali. Il nostro compito è stato quello di trovare leggende legate al nostro territorio, o attraverso libri, o meglio ancora attraverso i racconti dei nostri nonni o parenti. Abbiamo scovato interessanti leggende sui nostri piccoli paesi di provincia, ma anche riguardanti la nostra bella Italia. In questo viaggio tra realtà e invenzione non potevamo non imbatterci in leggende riguardanti Rapagnano. Si narra infatti che il nome del nostro paese derivi dal fatto che in queste zone si coltivassero diverse specie di rape o ravanelli. Ciò è confermato dallo stemma del paese scolpito sulla facciata del palazzo civico che raffigura una rapa. Rapa che ritroviamo anche nei bolli a secco presenti su alcuni documenti del Comune di Rapagnano e conservati all’Archivio di Stato di Roma. Secondo un’interpretazione settecentesca invece, il toponimo Rapagnano sarebbe una trasformazione derivante da Ripajani traducibile in protezione di Giano, nome che ricorda San Giovanni, patrono dei rapagnanesi. Queste leggende sono più importanti di quanto si possa immaginare, soprattutto per la nostra generazione. Ora, siamo sempre più dipendenti dagli smartphone, computer o altri dispositivi elettronici che ci catapultano in una realtà virtuale, e questo ci sta facendo dimenticare la bellezza del mondo reale. Attraverso questo compito, nel momento della lettura in classe, abbiamo potuto conoscere meglio aspetti delle culture locali, notizie curiose e spiegazioni imprevedibili di nomi, personaggi, vicende delle nostre bellissime Marche. Ora trasporteremo anche voi lettori indietro nel tempo, indossate gli occhiali della fantasia e viaggiate con noi. Classe I B