Rispettiamo i luoghi in cui viviamo

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Che cosa accadrebbe se una sera, rientrati in casa, cominciassimo a buttare a terra contenitori di plastica, lattine vuote o peggio ancora bottigliette di vetro, mandandole in pezzi? Oppure se sporcassimo le pareti della sala con una bomboletta spray? O se danneggiassimo le piante del nostro balcone o del nostro giardino, calpestandole? Sicuramente i nostri genitori o coloro che vivono con noi ci guarderebbero sbalorditi. Eppure questi sono solo alcuni dei comportamenti che purtroppo vediamo compiere da persone, giovani o meno giovani, nella nostra città, nei parchi, in spiaggia, per strada. Ma chi sono gli autori di questi gesti irrispettosi? Probabilmente queste persone amano la loro casa, la tengono ordinata, pulita, accogliente, e rispettano chi vive con loro. E allora perché basta uscire dalla propria abitazione per pensare di poter sporcare o danneggiare quello che non è strettamente personale? Forse perché si è abituati a considerare la propria città come qualcosa di estraneo, che non ci appartiene. Perché a pensarci bene, se noi sporchiamo o danneggiamo qualcosa che ci appartiene o a cui teniamo, abbiamo anche poco rispetto e poco amore per noi stessi, oltre che per gli altri. E come si può esprimere l’amore per Porto San Giorgio, in termini concreti? Anzitutto rispettando tutti i luoghi, dove si vive insieme, e rispettarli significa non fare ciò che non faremmo mai a casa nostra. Se c’è maggior rispetto delle regole da parte di tutti, può migliorare la vita di ciascuno di noi. Ci conviene. Anche le istituzioni devono fare la loro parte, naturalmente. Per lo smaltimento dei rifiuti, prima i sacchetti si lasciavano fuori casa per la raccolta porta a porta, adesso ci sono le isole ecologiche, che ogni cittadino può usare con una tessera personale. La città sembra sicuramente più pulita e ordinata. Inoltre sono tante le iniziative, adesso purtroppo bloccate dal Covid 19, che il Comune ha organizzato. Amare Porto San Giorgio significa anche partecipare alla sua vita culturale e sociale, a feste, mostre, concerti o spettacoli teatrali. Infatti, ritornando al paragone iniziale tra vita nella propria città e vita casalinga, come ci sentiremmo se organizzassimo con grande impegno una bella festa in casa nostra invitando tanti amici e poi non partecipasse nessuno? Allora teniamo in mente la frase che pronunciò il presidente degli Stati Uniti John Kennedy: «Non chiederti che cosa il tuo paese può fare per te, chiediti che cosa puoi fare tu per il tuo paese». Classe II A