
Per leggere la pagina clicca qui
Sotto la guida di Alida Petrelli, insegnante di lettere, la 3ª B ha commemorato la giornata della liberazione del campo di Auschwitz: abbiamo cantato, o per meglio dire, recitato la parte di una classe che canta «Gam gam gam», la melodia ebraica che si ascolta anche nel film «Jona che visse nella balena». Il Covid non ci ha permesso di cantare ad alta voce, però non ci ha impedito di memorizzare la melodia. Poi abbiamo visto la sequenza del film, quella in cui la maestra viene sequestrata dai tedeschi e i bambini si zittiscono, allora anche noi abbiamo smesso di cantare, ricordando che quel momento è l’inizio della fine atroce di tanti ebrei, bambini compresi. Per via del Covid abbiamo tenuto su le mascherine e una è colorata di rosso. Il significato è questo: sono passati 25 anni dal film «Schindler’s List«: noi di film sulla Shoah ne conosciamo pochi, l’insegnante ci ha detto che questo è uno dei più importanti, certo alcune sequenze facevano piangere per la commozione. Inoltre conoscendo così il protagonista del film Schindler abbiamo iniziato un discorso sul «giardino dei giusti». In un articolo del Carlino abbiamo poi conosciuto anche un altro personaggio che è nel giardino dei giusti a Gerusalemme: il ciclista Gino Bartali, che trasportava documenti falsi per gli ebrei, di nascosto, dentro il tubo della bicicletta. Matteo Marchetti, Alessandro Sbrascini 3ª B La classe 3ª C, con la regia della professoressa di Lettere, ha cercato di riprodurre «Il memoriale dei bambini» dell’ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme (Yad Vashem), istituito per «documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di sei milioni di vittime». Dentro lo Yad Vashem troviamo il padiglione dei bambini. In questa stanza, immersa nel buio, risplendono milioni di lucine, che simboleggiano una vita spenta dalla brutalità dell’uomo. Una voce legge i nomi di quei bambini che non ce l’hanno fatta. Noi abbiamo provato a riprodurre questo ambiente. A luci spente, con le torce dei telefoni accese, con sottofondo la colonna sonora di «Schindler’s List», i ragazzi, alzandosi uno ad uno, hanno letto il nome, l’età e la provenienza di alcuni di quei bambini, vittime dell’orrore. La preside Nicoletta Ambrosio ha assistito alla drammatizzazione. Per un secondo, i ragazzi hanno riportato in vita delle vittime innocenti ridonando loro la prima cosa che gli era stata tolta: il nome. Dopo aver letto i nomi di quei bambini, la professoressa Alida Petrelli e un alunno hanno recitato un monologo nel quale si racconta il disgusto di Dio davanti alla Shoah e la risposta dell’uomo. I ragazzi si sono dichiarati entusiasti del loro operato, che è stato ripreso da alcuni compagni. Camilla Capponi 3ª C Foto: Gabriele Paudice, Alessandro Gambuto, Riccardo Moscatelli Filmati: Matteo Marchetti, Alessandro Sbrascini © RIPRODUZIONE RISERVATA